AL LETTORE!
Non appena mi capitò sotto gli occhi questo libro e n'ebbi gustato i pregi e tosto mi promisi di volgerlo nel nostro idioma e farlo così conoscere e diffondere in Italia, dove, sgraziatamente, i fecondi principii della illuminata opinione moderna procedono tanto a rilento nelle applicazioni. Uscito da una penna autorevole, forte di una argomentazione stringente, calzante, basata sopra principii inconcussi ed universalmente accettati; scritto colla profonda convinzione del filosofo, colla scrupolosa giustizia dell'uomo onesto, colla forma temperata di chi non vuol esagerare e non ne ha bisogno, questo libro mi par destinato a scapezzare definitivamente la tesi propugnatrice delle incapacità femminili, e a demolire presso gli avversarii di buona fede fino all'ultimo dei pregiudizii che l'hanno fino ad oggi appoggiata.
Le difficoltà straordinarie ed affatto eccezionali che incontra questo argomento per la coalizione delle istituzioni, delle consuetudini e del pregiudizio, le altre difficoltà non superabili che da una mente altamente filosofica che presenta la donna stessa, nell'attuale stato di servitù demoralizzatrice, sviluppata qual'è forzatamente in talune sue facoltà, ed atrofizzata e compressa in altre, sicchè mal si può, senza una finissima osservazione ed una analisi profonda, scoprirne o presumerne le armoniche proporzioni nel suo stato di normalità, tutte queste difficoltà sono antivedute e trionfalmente superate dallo scrittore, senza sforzo, senza sofisma, senza sottigliezza, sibbene con un lavoro logico così semplice e naturale da porre la tesi contraria fra l'uscio ed il muro e costringere il sofista a darsi per vinto.
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