azzoni, che credevano storica, e dell'esempio delle donne di Sparta che, sebbene subordinate per legge quanto quelle di tutti gli altri stati della Grecia, erano più libere di fatto, e praticavano gli stessi esercizi ginnastici degli uomini e provavano di non essere sfornite delle qualità che fanno il guerriero. Non v'ha dubbio che l'esempio di Sparta non abbia ispirato a Platone fra l'altre idee anche quella dell'eguaglianza politica e sociale dei sessi.
Se non che, si obietterà che la dominazione dell'uomo sulla donna differisce da tutti li altri generi di dominazione in questo che non impiega la forza: essa è volontariamente accettata; le donne non se ne lagnano e vi si sottomettono di pieno loro consentimento. In prima un gran numero di donne non l'accetta. Dacchè si son viste donne capaci di far conoscere i loro sentimenti cogli scritti, questo solo mezzo di pubblicità che la società loro concede, ve n'ebbe sempre, e ve n'ha ogni giorno di più, per protestare contro la loro attuale condizione sociale. Recentemente, parecchie migliaia di donne, principiando dalle più distinte, hanno diretto al parlamento delle petizioni per ottenere il diritto di suffragio nelle elezioni parlamentari. I reclami delle donne che chiedono una educazione solida ed estesa come quella degli uomini si fanno ogni dì più calzanti, ed il loro successo pare dover essere sicuro. D'altro lato le donne insistono per essere ammesse alle professioni ed alle funzioni che furono loro fino ad oggi negate. Senza, dubbio in Inghilterra, come negli Stati Uniti, non esistono convenzioni periodiche, nè v'è un partito organizzato per far propaganda in favore dei diritti delle donne, ma v'è una società composta di membri numerosi ed attivi organizzata e diretta dalle donne per uno scopo meno radicale, cioè di ottenere il diritto di suffragio.
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