Nell'Europa moderna e sopratutto nelle contrade che hanno più progredito, regnano oggi i principii più opposti a queste antiche dottrine. La legge non determina da chi sarà o non sarà condotta una operazione industriale, nè quali procedimenti saranno legali. L'individuo è libero ed arbitro della sua scelta. In Inghilterra si è persino riferito sulle leggi che obbligavano gli artefici a fare un tirocinio; si è convinti, che, in tutte le professioni per le quali è indispensabile un tirocinio, la sua necessità basterà per imporlo. L'antica teoria voleva che si lasciasse il meno possibile all'arbitrio dell'individuo, che tutte le sue azioni fossero possibilmente dirette da un senno superiore, si credeva che lasciato a sè stesso l'individuo volgerebbe al male. Nella moderna teoria, frutto di mille anni d'esperienza, si afferma che laddove l'individuo è solo direttamente interessato, non si cammina mai tanto bene, come lasciandolo a sè stesso, e che l'intervento dell'autorità, altrimenti che per proteggere i diritti altrui, è pernicioso. Si durò lunga pezza prima di venire a questa conclusione, non si è adottata se non quando tutte le applicazioni dell'opposta dottrina ebbero prodotti in copia i loro disastrosi effetti, ma essa prevale oggi finalmente in quasi tutti i paesi avanzati, e quasi dappertutto, per lo meno per quanto concerne l'industria presso le nazioni che hanno la pretesa di progredire. Questo non vuol già dire che tutti i procedimenti siano egualmente buoni, e che tutte le persone siano egualmente idonee a tutto, ma si ammette oggidì, che la libertà che gode ciascun individuo di scegliere da sè, è il mezzo più sicuro di far adottare i metodi migliori e di porre ciascun lavoro nelle mani del più capace.
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