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      Non si debbono considerare come naturali se non quelle che non possono in verun modo essere artificiali; il che ci apparirà quando si saranno sottratti tutti i particolari che nell'un sesso e nell'altro possono spiegarsi coll'educazione e le circostanze esteriori. È d'uopo possedere la più approfondita cognizione delle leggi della formazione del carattere per aver diritto d'affermare che v'ha una differenza, ed a più forte ragione per dire quale è la differenza che distingue i due sessi dal punto di vista intellettuale e morale. Niuno finora possiede questa scienza; poichè non v'ha argomento che sia stato, relativamente alla sua importanza, meno studiato, e quindi niuno ha diritto di avere intorno ad esso una opinione positiva. Tutto ciò che ci è permesso è di fare delle congetture più o meno probabili, più o meno legittime, secondo la cognizione che abbiamo delle applicazioni psicologiche alla formazione del carattere.
      Se, abbandonando le origini delle differenze, noi domandiamo, in che cosa esse consistono, si ottiene ben poca cosa. I medici ed i fisiologi hanno constatato fino ad un certo punto delle differenze nella costituzione fisica, ed è questo un fatto grave pel psicologo, ma è raro trovare un medico che sia psicologo. Le loro osservazioni sui caratteri mentali della donna non hanno maggior portata di quelli della comune degli uomini. È un punto sul quale nulla si saprà di definitivo, fino a che le persone che possono, sole, conoscerlo, le donne stesse cioè, non daranno che indizi insignificanti, e peggio, degli indizi suggeriti.


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La servitù delle donne
di John Stuart Mill
Carabba Editore Lanciano
1932 pagine 161