Questo non arriva che assai di rado alle donne di una certa capacità. La loro facoltà d'intuizione ve le preserva. Colla stessa esperienza e la medesima facoltà generale, una donna vede ordinariamente assai meglio d'un uomo ciò che le sta immediatamente dinnanzi. Ora questa sensibilità per le cose presenti è la principale qualità dalla quale dipende l'attitudine alla pratica nel senso in cui si oppone alla teoria. La scoperta di principi generali appartiene alla facoltà speculativa; la scoperta e la determinazione dei casi particolari, ai quali i principii sono o non sono applicabili, risulta dalla facoltà pratica: e le donne, quali sono oggi giorno, hanno sotto questo rapporto un'attitudine particolare. Io riconosco che non può esservi buona pratica senza principii, e che l'importanza prevalente, che la rapidità d'osservazione tiene nello spirito delle donne, le rende particolarmente atte a fabbricare delle generalizzazioni affrettate sulla loro personale osservazione, sebbene prontissime ad
emendarle, mano mano che la loro osservazione acquista una più grande istruzione. Ma questo difetto si correggerà quando le donne avranno libero accesso all'esperienza dell'umanità, ed alla scienza. Per aprirla loro, nulla di meglio che l'educazione. Gli anni di una donna sono della stessa lega di quelli d'un uomo intelligente che si è istruito da sè: essa vede spesso quel che gli uomini allevati nel metodo non vedono, ma cade in abbagli, per non conoscere le cose da lunga pezza conosciute.
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