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      Naturalmente, questi hanno preso largamente dalle cognizioni già accumulate, senza questo non sarebbero arrivati a nulla, ma quel che ne sanno, fu preso a caso ed a frammenti come le donne.
      Se questa attrazione dello spirito della donna verso il fatto reale, presente, attuale, è per sè ed esclusivamente considerata, una sorgente di errori, è altresì il più utile rimedio all'errore opposto. L'aberrazione principale degli spiriti speculativi, quella che meglio li caratterizza, è precisamente il difetto di questa percezione viva e sempre presente del fatto obiettivo; pel qual difetto essi sono esposti, non solo a trascurare la contraddizione che i fatti esteriori possono opporre alle loro teorie, ma a perdere ancora totalmente di vista lo scopo legittimo delle loro speculazioni, ed a lasciare le loro facoltà divagarsi nelle regioni spopolate di enti animati e inanimati, e neppure idealizzati, ma solo ammobigliate da ombre create dalle illusioni della metafisica o dal puro accatastarsi delle parole che vi si danno pei veri oggetti della più alta e trascendentale filosofia. Per un ingegno teorico e speculativo, che s'adopera non già a raccogliere materiali, per l'osservazione, ma a mettersi in opera con delle operazioni intellettuali, ed a trarne leggi scientifiche o regole generali di condotta, nulla più di utile che spingere le sue speculazioni coll'aiuto e sotto la critica di una donna veramente superiore. Non v'ha nulla di meglio per mantenere il suo pensiero nei limiti dei fatti attuali e della natura.


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La servitù delle donne
di John Stuart Mill
Carabba Editore Lanciano
1932 pagine 161