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      Ma ciò che fa la forza della moralità, è la sanzione penale di cui è armata; ecco il suo potere per istornare dal male. La sicurezza della società si appoggia male sopra una sì debole sanzione, quale è l'onore che ne viene alle buone azioni; per tutti una tale ricompensa è un motivo infinitamente debole più del timore, con poche eccezioni all'incirca, e per molti rimane assolutamente senza effetto. La società moderna è capace di reprimere il male in tutti i suoi membri servendosi utilmente della forza superiore che la civiltà ha posto nelle sue mani; essa può rendere l'esistenza tollerabile pei membri deboli (sotto la protezione ormai universale ed imparziale delle leggi) senza ch'essi possano mettere la loro speranza nei sentimenti cavallereschi di quelli che sono in posizione di tiranneggiarli. La bellezza e la grazia del carattere cavalleresco, sono rimaste quelle che erano, ma i diritti del debole al benessere generale riposa sopra una base più assicurata. È così dovunque, salvo che nella vita coniugale.
      Oggi l'influenza morale della donna non è meno reale, ma non così marcata e definita, essa è in gran parte scomparsa nell'influenza generale dell'opinione pubblica. La simpatia comunicandosi, ed il desiderio che hanno gli uomini di brillare agli occhi delle donne, danno ai sentimenti di queste una grande influenza, che conserva i residui dell'ideale cavalleresco, coltiva i sentimenti elevati e generosi e continua quella nobile tradizione. Da questo lato l'ideale della donna è superiore a quello dell'uomo; dal lato della giustizia è inferiore.


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La servitù delle donne
di John Stuart Mill
Carabba Editore Lanciano
1932 pagine 161