Vi sono poche funzioni nell'amministrazione e nel governo alle quali non sia atta una persona capace di ben fare la carità. In questi ed in altri (e principalmente nell'educazione dei fanciulli) le donne non possono adempiere convenevolmente i doveri che loro si riconoscono, a meno d'essere state allevate in modo da adempir quelli che loro sono vietati, a gran detrimento della società. Mi si conceda qui di ricordare il bizzarro quadro che fanno della questione delle incapacità delle donne, coloro che trovano più comodo di scherzare su quel che non amano, che di rispondere adeguatamente agli argomenti. Quando si dice che i talenti delle donne pel governo, e la prudenza dei loro consigli sarebbero utili negli affari di Stato, i nostri faceti avversari, ci invitano a ridere allo spettacolo di un gabinetto ove seggono delle fanciulle di diciotto o diciannove anni e delle giovani donne di ventidue o ventitrè che passano puramente e semplicemente dalla loro sala alla camera dei Comuni. Essi dimenticano che gli uomini non sono chiamati a questa età a sedere in parlamento, ed a fungere funzioni responsabili. Il solo buon senso dovrebbe suggerir loro che se tali funzioni fossero affidate alle donne, lo sarebbero a quelle che non avendo vocazione speciale pel matrimonio o preferendo impiegare altrove i loro talenti (come pur si vedono ai dì nostri molte donne preferire al matrimonio qualcuna delle rare occupazioni loro concesse) avrebbero spesi i migliori anni di gioventù a rendersi capaci di camminar nella via nella quale vogliono impegnarsi: vi si ammetterebbero per lo più delle vedove, o donne maritate di quaranta o cinquant'anni, che potrebbero con istudi convenevoli, utilizzare su teatro più vasto, l'esperienza ed il talento di governo acquisiti nella loro famiglia.
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Stato Comuni
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