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      Tutti portano le catene da mane a sera; i pių riottosi non possono abbandonare la stiva nč uscire sopra coperta e lā, nel corpo della nave, devono respirare l'aria mefitica ed i pių ammorbanti fetori. Il cibo č scarso; la frusta fende continuamente l'aria e cade sulle loro povere spalle.
      Tra i pių riottosi Ramsette. Egli si trova lā, incatenato alla parete, nell'angolo pių buio della stiva, col corpo coperto di piaghe, sulle quali nidificano le mosche; si contorce dalla rabbia, dallo sdegno, freme, spuma, urla, grida. Č un prigioniero indocile, il quale si č opposto all'imbarco, ha osato aizzare gli altri prigionieri, ha tentato, quando gli hanno permesso di salire sulla tolda, di gettarsi in mare; ha detto ai suoi compagni: "Gettiamoci nelle acque. Meglio morire che condurre vita di schiavitų"; ha resistito ai soldati; si č lanciato contro di loro coi pugni chiusi e ne ha atterrato due; uno anzi lo ha conciato male. I carcerieri lo laceravano allora colle loro verghe e lo avrebbero finito, se il centurione non si fosse intromesso. "Č un prigioniero prezioso; un antico principe. Che dirā Nerone se glie lo consegneremo con troppe piaghe sul dorso?"
      Avevano finito di batterlo, ma lo avevano trascinato nell'angolo pių buio della stiva; lo avevano assicurato ad un forte anello di ferro, caricato di doppie, di triple catene; non gli portavano pių nč da mangiare nč da bere; ed egli sentiva gli orrori della fame e pių ancora gli stimoli della sete.
      Un vento forte flagella il mare; si sollevano altissime onde, dalle creste candide di schiuma, e la nave danza su quelle.


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I sogni dell'anarchico
di Ugo Mioni
Libreria Artiginelli Milano
1922 pagine 134

   





Ramsette Nerone