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      Nella piccola parte risparmiata dalle fiamme - è la risposta.
      - Ella è dunque? - chiese spaventato.
      - Un cappuccino. La chiesa è diventata pasto delle fiamme; una parte del convento pure: il guardiano e tre frati vennero impiccati e due morirono tra le fiamme. L'abbiamo trovato semivivo sulla via, vicino al nostro convento; cinque giorni fà...
      - Cinque giorni! Da tanto tempo era privo di sensi!
      - Si meraviglia che l'abbiamo raccolto e cercato di conservare la vita? - domanda il cappuccino.
      - Sapete chi sono? - domanda. Forse non lo sapevano.
      - Il loro capo. Lo sapevano.
      - Perchè mi avete raccolto, me, il loro capo? - domanda.
      - Perchè Egli lo vuole.
      Non chiese altro e meditò la nobilissima risposta. Intuiva chi fosse colui, che aveva imposto la propria volontà a quei frati e per ubbidire al quale essi avevano soffocato l'odio e lo sdegno che sentivano necessariamente contro di lui e gli usavano misericordia, e gli sembrò che una voce gli dicesse: Non l'anarchia ma Lui, Lui solo, è la salvezza di Italia...
      Si sentiva così stanco; sfinito; le sensazioni gli si sbiadirono. Cadde in un sonno profondo.....
     
     
     
     
      Il racconto
     
      L'orologio a pendola battè le sei.
      Il dormiente tirò un profondo respiro, aprì gli occhi, girò attorno lo sguardo smarrito e chiese a sè stesso:
      - Dove sono?
      Attorno a lui tenebre fitte; comprese però di trovarsi sul suo letto buono, nella sua stanza.
      - Un sogno! - mormorò. - Ho sognato.
      Godette un istante che quello fosse stato un sogno, ma poi continuò:
      - Peccato che non fu che un sogno.


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I sogni dell'anarchico
di Ugo Mioni
Libreria Artiginelli Milano
1922 pagine 134

   





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