Ed all’incontro il foco si tramuta in aria, l’aria in acqua e l’acqua ritorna in terra».
«La terra - disse Leonora - essendo di forma rotonda e circondata dall’aria, come si sostiene ella?».
«Da sé e per sua natura - rispose Corinna - come dispose il primo motore senz’altro aiuto; e nel suo centro stabilita, come greve e soda, si contenta di esser il più umile elemento di tutti. Ed appresso di qualità fredda e secca ed è madre antiqua di tutte le cose create per la sua fermezza».
«Avendo la terra il più angusto spazio di tutti gli altri elementi - disse Cornelia - ha molto che fare in generare tanti animali, per produr tante erbe e per mantenire e contenir in sé tante materie».
«Così è - disse Corinna - e se mirate bene la diversità di tanti animali che vi si creano e notriscono, è una maraviglia a pensarvi ed impossibile a contarne la millesima parte».
«Credolo - rispose Cornelia - ma pochi deono esser i domestici in comparazion de i salvatichi».
«Non è dubbio» disse Corinna.
«Anzi - disse Leonora - vi sono più de’ domestici che voi altre non pensate, ma non si conoscon tutti».
«Tacete, in vostra bon’ora» disse la Regina.
«Oh signora - disse Leonora - quanti leoni, quante tigri, quanti orsi vi sono che non si mettono a conto con gli altri? Anzi che sono più crudeli e terribili? Il so ben io».
«Or lasciate andare, che vi intendo ben io - soggiunse la Regina - o poveri uomini con voi».
«Anzi poveri noi con loro - rispose ella - che ci perseguitano tanto. Io ho udito dire che ’l leone di natura generosa ha sempre risguardo a i più umili e non gli nuoce e che veggendo un uomo ed una donna insieme, più tosto lascia la donna e la vuole con l’uomo, quasi che per natural instinto conosca la nostra umiltà ed inocenza e ci abbia pietà, egli che è fiera terribile ed inumana.
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