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      Per non andar dunque in infinito, poiché il giorno è giunto già al suo termine, serà buono che io ormai renonzi la mia signoria alla buona grazia di voi altre, con ringraziarvi molto dell’obedienzia e fedeltà prestatami e con pregar Leonora, che mutandosi d’animo, poiché ancora è così giovanetta, procuri anch’essa di trovarsi una degna e graziosa compagnia, con la qual viva e mora consolatamente e non porga occasione a maldicenti di ragionar di lei cosa, che non si deve».
      «Prima - disse Leonora - veggiamo accasata Verginia, che è fanciulla e tra tanto vi penserò sopra, e forse che mi disporrò ad accettare il vostro consiglio con quelli saggi e santi ricordi che voi mi avete dati». Con ciò si levarono le donne, che era già il sole per tramontare, e con quel fresco postesi a caminare alquanto per lo giardino, Corinna e Verginia si misero a cantare il seguente madrigale:
     
      S’ornano il ciel le stelle,
      Ornan le donne il mondo,
      Con quanto è in lui di bello e di giocondo.
      E come alcun mortaleViver senz’alma e senza cor non vale,
      Tal non pon senza d’elleGli uomini aver per sé medesmi aita;
      Che è la donna de l’uom cor, alma e vita.
     
      Il qual finito di cantare, tolsero tutte comiato l’una dall’altra e se ne andarono alle loro case.
     
     
      INDICE DEGLI AUTORI E DELLE OPERE CITATE
     
     
      Alighieri Dante (Inferno, V, 103).
      Anonimo (Il cantare di Leombruno).
      Ariosto Lodovico (Orlando Furioso, X, 9; XIX, 1; X, 7; XIX, 1; XXVII, 1; XXXVI, 18; XVII, 72).
      Aristotele.
      Boccaccio Giovanni (Decameron, V, 1; V, 9).
      Cicerone.
      Demetrio Falereo.


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
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