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      È anche impossibile designare con qualche particolarità i luoghi percorsi dalle singole schiatte, e di seguire ciascuna di esse nelle loro ulteriori migrazioni. Pare che il ramo europeo, dopo la separazione dagli Indiani, siasi fermato lungo tempo in Persia e in Armenia, poichè secondo tutti gli indizi, qui fu la culla dell'agricoltura e della vite. Nella Mesopotamia sono indigeni l'orzo, la spelta ed il frumento, e la vite lo è al sud del Caucaso e del mar Caspio; e qui prosperano pure spontanei il prugno, il noce ed altri alberi fruttiferi facili a trasportarsi. È pure degno di considerazione il fatto che il nome del mare è comune alla maggior parte delle razze europee, ai Latini, ai Celti, ai Tedeschi e agli Slavi. Queste devono quindi aver toccata la spiaggia del Mar Nero o forse del Caspio prima della loro divisione.
      Quando si potrà decidere, se gli Elleni siano arrivati in Grecia, o dall'Asia Minore traversando l'Egeo, o calando giù per la valle del Danubio, si potrà forse risolvere anche il problema del cammino che tennero gli Italici per giungere alla catena delle Alpi, e del luogo, ove essi dimorarono, quando coabitavano soltanto cogli Elleni.
      In ogni modo par si possa stabilire con certezza che gli Italici come gli Indiani sono immigrati nella loro penisola dal nord. Non è difficile tener dietro al cammino della razza umbro-sabellica sulla dorsale dell'Appennino nella direzione da settentrione a mezzodì, poichè le ultime fasi di questa calata appartengono già ai tempi storici.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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