Più difficile invece è tracciare la via che seguì la migrazione latina, essendo verosimile che essa sia venuta nella medesima direzione lungo il litorale di ponente, molto prima delle tribù sabelliche. Il torrente invade le alture solo quando il piano è già inondato, ed è perciò naturale che i Sabelli, giunti dopo, trovata la pianura occupata, si accontentassero delle regioni più alpestri, e da queste poi, appena lo poterono, si spinsero fra i popoli latini.
2 Estensione dei Latini in Italia. È universalmente noto che una popolazione latina dimorava sulla sinistra del Tevere sino alle montagne dei Volsci; su queste montagne poi – rimaste, a quel che pare, neglette e deserte nei tempi della prima immigrazione, allorquando potevansi ancora occupare le pianure del Lazio e della Campania – aveva, come è provato dalle inscrizioni volsche, preso in seguito dimora una gente più affine ai Sabelli che ai Latini. La Campania invece prima che vi giungessero i Greci e i Sanniti era abitata verosimilmente da Latini, poichè i nomi italici Novla o Nola (città nuova), Campani, Capua, Volturnus (dal volvere come Juturna da juvare), Opsci (operai) sono provatamente più antichi dell'invasione sannitica e dimostrano che quando i Greci fondarono Cuma, un ramo italico e probabilmente latino, gli Ausoni, teneva la Campania. Gli indigeni dei paesi poscia occupati dai Lucani e dai Bruzi, i veri Itali (abitanti del paese dei buoi), sono essi pure considerati dai più autorevoli scrittori, non già come un ramo della stirpe japigica, ma come Italici, e non v'ha argomento che ci sconsigli dal considerarli come una diramazione latina, malgrado che in seguito, prima dell'inizio del grande sviluppo italico, l'invasione ellenica e principalmente quella sannitica, ne abbiano interamente cancellate le tracce della loro nazionalità. Antichissime leggende pongono in relazione con Roma anche la estinta razza de' Siculi; e il più antico storico italico, Antioco da Siracusa, racconta esser capitato dall'Italia (cioè dalla penisola Bruzia) presso il re Morges, un fuggiasco per nome Sikelos, proveniente da Roma.
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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 327 |
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