Pagina (68/327)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Come in altre federazioni consimili, per esempio in quella dei Beoti e degli Ionii le feste panbeozie e panjoniche, così la manifestazione solenne di questa lega era nella festa latina (feriae latinae), che si celebrava tutti gli anni sul monte d'Alba, oggi monte Cavo, in un giorno fissato, col sagrificio di un toro che tutta la stirpe latina offriva al suo dio, Iupiter Latiaris. Ogni comune partecipante doveva contribuire con una quantità fissa di bestiame, latte e cacio per il banchetto che seguiva il sagrificio, e riceveva in cambio un pezzo di arrosto della vittima sagrificata. Questi usi continuarono per lunghissimo tempo e sono notissimi; ma sui più importanti effetti giuridici di questa lega noi non possiamo addurre che supposizioni.
      Da antichissimo tempo nell'occasione della festa religiosa sul monte d'Alba si raccoglievano anche in solenni adunanze i rappresentanti di ciascun comune latino, nel luogo sacro latino, vicino alla sorgente della Ferentina (presso Marino). Nè si può immaginare una simile confederazione senza un certo governo centrale della lega e senza un'amministrazione della giustizia valida per tutto il paese. Che alla lega spettasse una giurisdizione per le lesioni dei diritti federativi, e che questa giurisdizione si estendesse fino alla pena di morte, è un fatto tramandato dalla tradizione e lo si può credere. E così anche la posteriore comunione di leggi e di matrimonio dei comuni latini può considerarsi come parte integrale dell'antichissimo diritto della lega, cosicchè ogni latino poteva procreare legittimi figli con qualunque latina, possedere fondi in tutto il Lazio ed esercitarvi il commercio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





Beoti Ionii Alba Cavo Iupiter Latiaris Alba Ferentina Marino Lazio