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      Così fu della colonia sul pendio del Germalo col «vico Tusco», il cui nome può ben indicare le attive relazioni commerciali fra Ceriti e Romani, e così della colonia sulla Velia, le quali hanno formato nella città serviana un quartiere solo con il colle della rocca. Lo stesso si dica delle parti del secondo quartiere; il sobborgo sul Celio, il quale probabilmente ha occupato solo l'estrema punta sopra il Colosseo; il bisogno de le Carine che è l'altura dalla quale l'Esquilino muove verso il Palatino, e finalmente la valle e il suburbio della Subura, da cui tutto il quartiere prese nome. I due quartieri uniti formano la città primitiva, e il distretto suburbano di essa, che si estendeva al di sotto della rocca, forse dall'arco di Costantino sino a San Pietro in Vincoli, e al di sopra della valle, pare sia stato più ragguardevole e forse più antico che non le colonie incorporate secondo l'ordinamento di Servio Tullio, nel distretto Palatino, poichè quello precede questo nella classificazione dei quartieri. Un curioso episodio dell'antagonismo fra questi due quartieri è stato conservato da uno dei più antichi usi sacri di Roma, il sacrificio del cavallo di ottobre che si compiva ogni anno nel campo Marzio. Fino ad epoche assai posteriori, gli uomini della Subura e quelli della Via Sacra scendevano a contesa, durante questa festa, per la testa del cavallo e secondo vincevano gli uni o gli altri, essa veniva inchiodata o sulla torre Mamilia (di posizione ignota) nella Subura, o sulla Regia sotto il Palatino.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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