Anche dopo la riunione, il comune romano rimaneva diviso nelle tre parti precedenti; aveva dieci curie per ciascuna, e i Romani del colle, siano stati o no divisi fra di loro, devono aver avuto lo stesso ordinamento. E questo è da ritenersi perchè i neo-cittadini non erano compiutamente fusi con gli antichi e piuttosto da quel momento le due parti appaiono come fossero doppie e i Tizii come i Ramni e i Luceri, si suddividono in primi e secondi (priores e posteriores).
Indubbiamente vi è relazione tra questo fatto e la duplicità dell'ordinamento che si trova sempre nelle istituzioni organiche del comune. Così le tre coppie di vestali vengono esplicitamente indicate come le rappresentanti delle tre tribù di primo e secondo ordine. Anche la coppia dei Lari, onorati in tutte le vie, si può intendere probabilmente in questo modo. Ma è specialmente nell'esercito che tale ordinamento appare evidente. Dopo la fusione ogni metà del comune tripartito arma cento cavalieri in modo che la cavalleria passa a seicento uomini e il numero dei comandanti probabilmente da tre a sei. Nulla è giunto fino a noi circa a un corrispondente aumento della fanteria, ma si può dedurlo dall'uso di chiamare sotto le armi le legioni regolarmente a due per volta, e probabilmente dipende da questo raddoppiamento della leva il fatto che da tre diventano sei i comandanti delle suddivisioni della legione. Non ebbe invece luogo un corrispondente aumento nel numero dei senatori poichè il numero originario di trecento è rimasto uguale fino al settimo secolo; il che non toglie che un certo numero dei più ragguardevoli cittadini dei comuni neo-aggiunti possa essere stato accolto nel senato.
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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 327 |
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Romani Tizii Ramni Luceri Lari
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