Noi non conosciamo, a dir vero, l'estensione di un compiuto podere rurale romano, ma non poteva essere minore di venti giornate36: se noi calcoliamo come minimum 10.000 poderi interi, questi farebbero presupporre una superficie di nove miglia quadrate tedesche di terreno arativo, per cui se vi si aggiungono i terreni dei pascoli, lo spazio occupato dalle case e le spiaggie sabbiose, il territorio, quando avvenne questa riforma, doveva, secondo un calcolo moderatissimo, avere un'estensione almeno di venti miglia quadrate e verosimilmente era anche più vasto. Volendo prestar fede alla tradizione, si dovrebbe persino accettare il numero di 84.000 cittadini con domicilio e atti alle armi, poichè tanti ne avrebbe enumerati Servio al suo primo censimento.
Uno sguardo sulla carta dice per altro che siffatta cifra è favolosa; e non deve esserci pervenuta per vera tradizione, ma deve essere stata calcolata per supposizione; giacchè i 16.800 uomini capaci di portar armi dello stato normale della fanteria, secondo un calcolo adeguato di 5 persone per famiglia, formano appunto la cifra di 84.000 abitanti liberi attivi e passivi. Ma tenendoci anche alle prime più moderate ipotesi, si può calcolare che in un territorio di circa 16.000 poderi, con una popolazione di circa 20.000 uomini atti alle armi, e per lo meno di un triplice numero tra donne, fanciulli, vecchi, non domiciliati e servi, non solo era stato acquistato il paese tra il Tevere e l'Anio, ma conquistato anche il territorio d'Alba prima che fosse stabilita la costituzione di Servio: e in vero con quest'ultima parte della supposizione va d'accordo anche la leggenda.
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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 327 |
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Servio Tevere Anio Alba Servio
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