3 I Greci in Italia. I navigatori greci, secondo le apparenze, furono dunque i primi fra tutti gli abitanti del bacino orientale del Mediterraneo a visitare le coste dell'Italia.
A chi volesse sapere donde questi navigatori greci movessero primamente e quando, noi diremo che non è possibile rispondere con qualche certezza se non alla prima domanda.
Il commercio marittimo degli Elleni fiorì, sulle prime, nei lidi eoli e joni dell'Asia minore, e di là poi, i Greci, si aprirono la via alle regioni dell'Eusino ed alle spiagge italiche.
Il nome di mar Jonio, rimasto alle acque che si stendono tra l'Epiro e la Sicilia, e quello di «Golfo Jonio», col quale i Greci chiamavano già il mare Adriatico, sono la prova evidente dell'antica scoperta delle spiagge meridionali ed orientali d'Italia per opera di navigatori Jonii. Cuma, la più antica colonia greca che sia sorta in Italia, fu creata, come ce ne avverte anche il nome e la tradizione, dall'omonima città che sorgeva sulla riva dell'Asia minore. Una tradizione ellenica degna di fede dice che furono i Fenici asiatici quelli che per primi, dopo gli Elleni, solcarono le acque più lontane del mar d'occidente. E più chiaramente ancora che non l'omonimia e la tradizione, l'origine greco-asiatica è attestata dal sistema dei pesi e delle monete nelle più antiche città dell'Italia meridionale, sistema che non ha riscontro con quello in uso nell'Attica e nel Peloponneso prima di Solone, ma col sistema persiano. A Cuma, come negli stati achei, l'unità monetaria è il doppio darico d'oro53, nelle colonie calcidiche il darico d'argento.
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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 327 |
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