La Corsica invece, colle cittą di Alalia e di Nicea, venne in signoria degli Etruschi, e gli indigeni pagarono ad essi il censo della povera isola: pece, cera e miele.
Nel mare Adriatico finalmente, e nelle acque occidentali della Sicilia e della Sardegna signoreggiavano gli alleati Etruschi e Cartaginesi. I Greci non desistettero perņ dalla lotta. Quei Rodioti e Gnidii, che erano stati discacciati da Lilibeo, presero stabile dimora nelle isole tra la Sicilia e l'Italia e vi fondarono la cittą di Liparia (175 = 579). Massalia prosperava malgrado il suo isolamento ed ebbe in breve il monopolio del commercio da Nizza sino ai Pirenei. E a piedi dei Pirenei fu fondata da gente di Liparia la cittą coloniale di Rhodae (ora Rosas); e pare che anche in Sagunto si siano stabiliti dei Zacintii e che persino a Tingis (Tangeri) nella Mauritania abbiano signoreggiato dei dinasti greci. Ma all'avanzata degli Elleni era stato ormai posto un argine; dopo la fondazione di Akragas essi non riuscirono pił ad ottenere importanti acquisti territoriali nč nell'Adriatico, nč nel mare occidentale, e vietate furono per essi le acque della Spagna, non meno che l'oceano Atlantico. Ogni anno combattevano i Liparioti coi «pirati» etruschi, i Cartaginesi con quei di Massalia e coi Cirenei, e soprattutto coi Siculi greci; ma nč dall'una nč dall'altra parte si ottennero decisivi vantaggi e il risultato della lotta secolare fu, in complesso, lo stabilirsi di due grandi potenze marittime, che si contrappesavano l'una coll'altra.
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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 327 |
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