Ma tale contraddizione si ripete anche in singole parole: il Polluce romano, il tosco Pultuke sono l'uno e l'altro una corruzione del greco Polydeukes; il tosco Utuze ossia Uthuze č formato da Odisseo; il romano Ulisse rende completamente la forma del nome usato in Sicilia; cosė corrisponde il tosco Aivas alla forma greco-antica di questo nome, il romano Ajace ad una forma secondaria sicula; il romano Aperta o Apello, il sannitico Apellun sono derivati dal dorico Apelon, il tosco Apulu da Apollon. Cosė la lingua e la scrittura del Lazio accennano alla direzione del commercio latino coi Cumani e coi Siculi; e appunto qui conduce ogni altra traccia rimastaci di tempi cosė remoti: la moneta di Posidonia trovata nel Lazio, l'acquisto dei grani che, negli anni di carestia, Roma faceva presso i Volsci, i Cumani e i Siculi, e, come č naturale, anche presso gli Etruschi; ma soprattutto la situazione degli affari di denaro e di credito dei Latini di fronte a quelli dei Siciliani. Nel modo che la denominazione locale dorico-calcidica della moneta d'argento ????? e della misura siciliana ????? erano passate nel Lazio con egual significato, nummus, moneta, e hemina, mina, cosė all'incontro erano penetrati in Sicilia nell'uso comune della lingua sino al terzo secolo della fondazione di Roma nelle corrotte forme ?????, ?????, ??????, ????, ??????, i nomi italiani dei pesi, libra, triens, quadrans, sextans, uncia, che erano sorti nel Lazio per misurare il rame, il quale, secondo il peso, serviva di equivalente di denaro.
| |
Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 327 |
|
|
Polluce Pultuke Polydeukes Utuze Uthuze Odisseo Ulisse Sicilia Aivas Ajace Aperta Apello Apellun Apelon Apulu Apollon Lazio Cumani Siculi Posidonia Lazio Roma Volsci Cumani Siculi Etruschi Latini Siciliani Lazio Sicilia Roma Lazio
|