Per chi sa interpretare siffatta scrittura, in questi nomi e in queste cifre è espressa la storia di tutta l'attività e di tutta l'importanza del commercio siculo-latino. I numeri greci non furono adottati ma i Romani si servirono dell'alfabeto greco, quando loro pervenne, per formare le tre cifre 50, 1000 e forse anche la cifra 100 con segni delle tre lettere aspirate che erano loro inutili. Sembra che nell'Etruria si ottenesse in egual modo almeno il segno pel numero 100. Più tardi il sistema dei numeri, come suol avvenire tra popoli vicini, si identificò poichè quello dei Romani fu, nelle parti essenziali, adottato nell'Etruria.
4 Il calendario italico e il tempo pre-ellenico. Nello stesso modo, col volger del tempo fu ridotto sotto l'influenza greca, dopo aver cominciato a svilupparsi indipendentemente, il calendario romano. Nella divisione del tempo ciò che all'uomo si impone prima di tutto è il sorgere e il tramontare del sole, il novilunio e il plenilunio; quindi il giorno ed il mese, non già in forza d'un calcolo ciclico, ma per immediata osservazione, hanno esclusivamente servito a misurare il tempo.
Dal pubblico banditore si annunziava, sino agli ultimi tempi, nel foro romano la levata e il tramonto del sole ed è probabile che una volta fossero dai sacerdoti proclamati nello stesso modo ognuno dei quattro giorni delle fasi lunari. Si contava per conseguenza nel Lazio, e con molta verosimiglianza non solo presso i Sabelli ma anche presso gli Etruschi, per giorni, che si numeravano, come fu già detto, non dall'ultimo giorno della fase, ma dal primo prossimo regressivamente; per settimane lunari, che, vista la media durata di sette giorni e tre ottavi, si alternavano tra quelle di sette e quelle di otto giorni; ed a mesi lunari, che, badando alla durata media del mese di 29 giorni 12 ore e 44 minuti, erano ora di giorni 29 ora di 30. Pel corso di molti anni la più breve divisione del tempo fu per gli Italici il giorno, la più lunga il mese, o giro lunare.
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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 327 |
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