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      Le leggi licinie avevano soppressa ogni differenza gerarchica tra le due aristocrazie, ma quanto al vero popolano esso non aveva avuto altro effetto che quello di abolire il principio che escludeva di pieno diritto il plebeo dal partecipare al governo, lasciando sussistere ancora ostacoli difficilissimi se non impossibili a superarsi.
      Ad ogni modo, per l'una e l'altra via, fu rinsanguato in Roma il ceto signorile, e il governo rimase essenzialmente aristocratico anche dopo le riforme, senza che perciò la repubblica cessasse di essere un vero comune d'agricoltori, in cui il ricco proprietario ben poco si differenziava nelle esteriorità sociali dal povero fittavolo, col quale egli parlava come ad un suo pari; e nondimeno l'aristocrazia era tanto saldamente in possesso dell'indirizzo sociale, che un uomo di scarsa fortuna poteva assai più agevolmente primeggiare in città che nel suo villaggio. Si vuol riconoscere provvidissima, e sommamente utile innovazione introdotta dalla riforma, per la quale anche il più povero cittadino poteva essere chiamato alla suprema magistratura; si deve però notare che queste elezioni d'uomini dell'ultima classe del popolo(9) non erano solo una rara eccezione, ma che esse possono riguardarsi, almeno rispetto ai tempi che chiudono questo periodo, non già come un portato naturale della costituzione, ma come la conseguenza d'una lotta e d'una opposizione.
      16. Nuova opposizione. In ogni governo aristocratico sorge naturale un'opposizione. E come l'uguaglianza politica e formale delle classi non aveva avuto altro effetto che di modificare l'aristocrazia creando un nuovo ceto signorile, che non solo aveva raccolta l'eredità dell'antico patriziato, ma che anzi si era innestato su di esso e vi veniva crescendo in intima congiunzione, così anche l’opposizione non poteva che mantenersi, e seguire quasi per contrapposto l'esempio della raddoppiata nobiltà.


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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





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