Ma per quanto simili incursioni predatorie fossero moleste e terribili, esse si devono riguardare piuttosto come infortuni che come avvenimenti storici; e il pių vitale risultato di queste fu che i Romani considerarono se stessi, e furono considerati nei paesi esteri, come il baluardo delle nazioni civili d'Italia contro le aggressioni dei barbari - concetto che servė d'aiuto, pių di quel che si creda, alla posteriore loro posizione mondiale.
9. Ulteriori conquiste dei Romani nell'Etruria. Occupata Roma dai Galli, i Toschi ne approfittarono per assalire Veio: ma essendovisi presentati con forze insufficienti, se ne tornarono senza alcun successo.
Partiti i barbari, il Lazio piombō addosso all'Etruria con tutto il peso delle sue forze. Dopo replicate sconfitte cadde in mano dei Romani tutta l'Etruria meridionale, che si estendeva fino ai monti Cimini. I conquistati territori di Veio, Capena e Falera, furono tosto divisi in quattro nuove tribų di cittadini (367 = 387) e ne furono garantiti i confini verso settentrione mediante la costruzione delle piazze forti di Sutri (371 = 383) e di Nepete (381 = 373).
Questo fertile paese, abitato da coloni romani, procedette rapidamente verso la pių completa romanizzazione.
Verso l'anno 396 = 358 le vicine cittā etrusche, Tarquinia, Cere e Falera, tentarono bensė di solevarsi contro le violenze dei Romani, e quale fosse l'esasperazione destata da essi nell'Etruria ce lo mostra il massacro fatto nel foro di Tarquinia dei 307 romani, che nella prima campagna erano stati fatti prigionieri, ma era l'esasperazione dell'impotenza.
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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 376 |
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