E così si può far risalire a quest'epoca l'ulteriore riforma delle costituzioni comunali latine, e il compiuto loro pareggiamento alla costituzione di Roma; poichè se, qual necessario elemento della magistratura latina, noi troviamo poi accanto ai due pretori i due edili incaricati della polizia stradale e del foro, non meno che dall'annessavi giurisdizione, simile istituzione di uffici di polizia urbana, avvenuta evidentemente ad un tratto e per impulso del potere esecutivo in tutti i comuni federati, non ebbe vita prima dell'istituzione dell'edilità curule in Roma l'anno 387 = 367, ma verosimilmente verso quel tempo.
Questa disposizione fu senza dubbio il primo atto di una serie di altre disposizioni tutorie, che dovevano mutare gli ordinamenti comunali della lega in senso aristocratico e di polizia.
8. Dominio dei Romani. Dopo la caduta di Veio e dopo la conquista del territorio pontino, Roma si sentiva abbastanza forte per raccogliere con più ferma mano le redini dell'egemonia, e cominciò col dare alle città latine di nuova fondazione una posizione così dipendente, che furono ridotte di fatto ad una vera sudditanza. A quell'epoca (406 = 348) i Cartaginesi col trattato di commercio conchiuso con Roma si obbligavano di non recare danno alcuno ai Latini che si trovavano sotto il dominio romano e particolarmente alle città marittime, Ardea, Antium, Circei, Terracina; ma se poi una delle città latine si staccasse dalla lega romana, era data facoltà ai Fenici di attaccarla; e se per caso essi l'avessero espugnata, era convenuto, che non dovessero raderla al suolo, ma consegnarla ai Romani.
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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 376 |
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