Negli anni seguenti (435-437 = 319-317) la guerra fu combattuta più nei paesi limitrofi che nel Sannio(32). I Romani punirono prima gli alleati dei Sanniti nell'Apulia e nel Frentano e strinsero nuove leghe coi Teanesi di Apulia e coi Canusini. Al tempo stesso Satrico fu ridotta in servitù e duramente punita della sua slealtà. La guerra si ridusse quindi verso la Campania, dove i Romani conquistarono la città di Saticula (forse S. Agata dei Goti) sulle frontiere del Sannio (438 = 316).
Ma dopo questo successo parve che la fortuna della guerra volesse di nuovo variare. I Sanniti trassero alla loro parte i Nucerini (438 = 316) e poco dopo i Nolani; sul Liri superiore i Sorani scacciarono il presidio romano (439 = 315); si stava maturando una sollevazione degli Ausoni, la quale minacciava l'importante città di Cales; e tutti quelli che avversavano i Romani erano venuti in grandi speranze e gli animi si mostrarono accesi fin dentro Capua.
Un esercito sannitico entrò nella Campania e mise il campo alle porte della città colla speranza di incoraggiare colla sua presenza il popolo e il partito dell'indipendenza (440 = 314).
Ma i Romani attaccarono subito Sora e, battuto l'esercito sannitico che s'era mosso per liberarla (440 = 314), la presero nuovamente.
L'agitazione fra gli Ausoni fu repressa con inesorabile severità prima che rompesse in aperta ribellione, e un apposito dittatore fu contemporaneamente nominato per fare i processi politici contro i capi del partito sannitico in Capua e per giudicarli, in modo che i più ragguardevoli fra essi si diedero volontariamente la morte per non cadere nelle mani del carnefice romano (440 = 314).
| |
Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 376 |
|
|
Sannio Romani Sanniti Apulia Frentano Teanesi Apulia Canusini Satrico Campania Romani Saticula S. Agata Goti Sannio Sanniti Nucerini Nolani Liri Sorani Ausoni Cales Romani Capua Campania Romani Sora Ausoni Capua
|