Pagina (214/376)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma per ordine del loro capo Britomaris, il quale aveva da vendicare sui Romani la morte del padre, i Senoni uccisero gli ambasciatori e si dichiararono senz'altro per gli Etruschi.
      Tutta l'Italia settentrionale, Etruschi, Umbri, Galli, si levò in armi e si potevano aspettare grandi cose se anche i paesi meridionali avessero colto il momento e si fossero dichiarati contro Roma anche i popoli che rimanevano fra i due belligeranti.
      Pare infatti che i Sanniti, pronti sempre a combattere per la libertà, avessero mosso guerra ai Romani, ma, infiacchiti e serrati da tutte le parti come essi erano, potevano riuscire di poco o nessun vantaggio alla lega, e Taranto, come al solito, esitava.
      Mentre i loro nemici conducevano pratiche per nuove alleanze, stipulavano trattati per sussidi e raccoglievano gente mercenaria, i Romani agivano.
      5. Distruzione dei Senoni. I Senoni furono i primi ad accorgersi che grave pericolo fosse quello di battersi con i Romani.
      Il console Publio Cornelio Dolabello invase il loro territorio alla testa d'un potente esercito: gli abitanti che non vennero passati a fil di spada, furono scacciati dal paese e la gente dei Senoni fu cancellata dalla lista delle nazioni italiche (471 = 283).
      La cacciata di tutto un popolo non è inverosimile se si pensi che i Senoni vivevano principalmente di pastorizia; ed è probabile che i Senoni, cacciati dall'Italia, concorsero ad ingrossare quelle torme galliche, che poco dopo invasero le regioni danubiane, la Macedonia, la Grecia e l'Asia minore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





Britomaris Romani Senoni Etruschi Italia Etruschi Umbri Galli Roma Sanniti Romani Taranto Romani Distruzione Senoni Senoni Romani Publio Cornelio Dolabello Senoni Senoni Senoni Italia Macedonia Grecia Asia