Pagina (233/376)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Che poi, mentre ferveva la gran battaglia, un manipolo di Arpani, staccatosi dall'esercito romano, abbia assaltato e bruciato il campo degli Epiroti, che era stato lasciato con poca guardia, è cosa che non troviamo ricordata che dalla cronaca romana; ma ad ogni modo i Romani hanno sostenuto a torto che la battaglia sia rimasta indecisa.
      Le due relazioni sono anzi d'accordo nel dire che l'esercito romano si ritirò di là dal fiume lasciando Pirro padrone del campo di battaglia. Morirono, secondo la relazione greca, 6000 Romani e 3505 Greci(37); tra i feriti si trovava il re stesso, a cui un giavellotto aveva passato il braccio mentre egli, come era solito, combatteva nel più fitto della mischia.
      Certo questa fu un'altra vittoria di Pirro; ma gli allori non portarono frutto, e il fatto procacciò onore al re come buon capitano e come prode soldato, ma nei rispetti politici non lo avvicinò d'un passo alla sua mèta.
      Pirro abbisognava d'uno splendido trionfo, che determinasse lo sterminio dell'esercito romano, per dare occasione e spinta ai tentennanti alleati di Roma di dichiararsi per lui; ma siccome l'esercito e la lega di Roma rimasero in piedi, siccome l'oste greca, di cui Pirro era l'anima e l'unità, si trovava per la sua ferita inabile per molto tempo a guerreggiare, così egli dovette rassegnarsi a considerare la campagna come perduta e a riprendere i quartieri d'inverno.
      Il re svernò in Taranto; i Romani questa volta nell'Apulia. Sempre più chiaramente si manifestava che i mezzi, sui quali poteva contare il re per rifare il suo esercito, non uguagliavano quelli dei Romani, e che, quanto alla politica, la rilassata recalcitrante lega italo-greca non poteva in nessun modo paragonarsi alla simmachia romana fondata su basi solide e profonde.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





Arpani Epiroti Romani Pirro Romani Greci Pirro Roma Roma Pirro Taranto Romani Apulia Romani