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      Già le relazioni di Roma con Cartagine durante l'ultima guerra italica, ci danno qualche indizio di questo piano. Il timore di Pirro indusse un'altra volta - e non l'ultima - le due grandi città a stringer fra loro un'alleanza offensiva; ma la freddezza e la slealtà d'entrambe le parti, i tentativi fatti dai Cartaginesi per metter piede in Reggio e in Taranto, e la fretta con cui i Romani, appena finita la guerra, occuparono Brindisi, provano palesamente quanto già fossero antagonistici gli interessi dei due stati.
      17. Roma e le potenze marittime greche. Era perciò ben naturale che Roma, per rafforzarsi contro Cartagine, cercasse di attrarre a sè gli stati marittimi ellenici. Con Massalia durava tuttavia l'antica relazione amichevole. Il dono votivo mandato da Roma a Delfo dopo l'espugnazione di Veio si conservava nella tesoreria dei Massalioti. Quando Roma fu presa dai Celti, in Massalia si fece una colletta per gli incendiati, e l'erario pubblico dette per primo l'esempio; per gratitudine di questo gesto il senato romano accordò loro nelle pubbliche feste sul foro un posto d'onore presso la tribuna senatoria (graecostasis).
      Della stessa natura sono i trattati di commercio e di buon vicinato conchiusi dai Romani con Rodi verso l'anno 448 = 306, e poco dopo con Apollonia, ragguardevole città commerciale posta sulla costa dell'Epiro, e principalmente l'avvicinamento di Roma e di Siracusa, che per Cartagine era già una minaccia, e che seguì appena terminata la guerra pirrica.
      Se dunque non può dirsi che la potenza dei Romani sul mare crescesse in proporzione delle loro forze di terra, perchè veramente la loro marineria era assai lontana dal rispondere all'importanza geografica e commerciale dello stato, tuttavia essa cominciò in questi tempi a dar segno di risorgere da quella decadenza in cui era piombata intorno al quarto secolo; nè si può dar torto ai Fenici, se considerando i grandi mezzi che abbondavano in Italia, cominciavano a vigilare con gelosa preoccupazione le nuove ambizioni di Roma.


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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





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