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      E veramente si avvicinava il momento risolutivo per la signoria dei mari italici, ora che il dominio del territorio si era affermato.
      Per la prima volta l'Italia si sentiva congiunta in un sol corpo sotto la signoria di Roma. Quali fossero i diritti, che la repubblica dominatrice toglieva alle altre comunitą italiche e riservava a sč, quale idea di diritto pubblico nascesse da questo primato di Roma, non č cosa che si trovi espressa chiaramente in alcun antico testo, anzi si direbbe quasi che, anche allora, mancassero parole e termini propri per significare in modo generale la nuova situazione d'Italia(44).
      I diritti evidentemente riservati alla repubblica dominante erano solo quelli di far guerra o pace, di stipulare trattati, e di batter moneta; cosicchč nessun'altra comunitą italica poteva nč dichiarar guerra a stati esteri, nč trattar con essi, nč tener zecca aperta; mentre i trattati che la repubblica romana stipulava, e le guerre ch'ella intimava, impegnavano tutte le altre comunitą italiche, e ugualmente aveva corso obbligatorio in tutta Italia la moneta d'argento dei Romani.
      Pare che, quanto all'apparenza e alle forme, i diritti del comune dominante non andassero pił in lą. Ma il vero si č, che all'esercizio di quei diritti politici era di necessitą congiunto un diritto, e quasi diremmo un'autoritą, di grandissima importanza.
      18. Cittadinanza originaria romana. Le relazioni degli Italici con Roma erano estremamente disuguali da popolo a popolo e da uomo a uomo; e pero č necessario distinguere, oltre i cittadini originari di Roma, tre diverse classi di sudditi.


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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





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