Si aggiunga la lentezza e la difficoltà di questa procedura, che la rendevano non adatta ai rimedi spicciativi; ciò che generò, coll'aiuto del superbo disprezzo repubblicano per tutti coloro che non erano membri del comune, la mala consuetudine di tollerare, accanto alla procedura ordinaria e formale, una procedura criminale sommaria contro gli schiavi e gl'individui di bassa condizione.
Anche da questo lato le preoccupazioni politiche e passionali offuscarono le ispirazioni naturali, e contribuirono potentemente a sviare i Romani dal cercare e dal compiere una ferma e morale idea dell'amministrazione della giustizia.
4. Religione. Più difficile è il seguire le fasi dello sviluppo delle idee religiose di quest'epoca. Può dirsi, in genere, che i Romani rimasero alla semplice pietà dei loro antenati ed egualmente lontani dalla superstizione e dalla miscredenza.
Quanto fosse ancor viva, alla fine di quest'epoca, l'idea della spiritualizzazione di tutto ciò che occorre nella vita terrena, che è il concetto fondamentale della religione dei Romani, lo prova il nuovo nume Argentino (Argentinus) apparso nell'anno 485 = 269, probabilmente in seguito all'introduzione delle monete correnti d'argento, nume che, per naturale concessione, si disse prole di Esculano (Aesculanus), il Cupreo.
Le relazioni colle religioni straniere continuarono come per lo innanzi, ma anche in queste relazioni, anzi specialmente in esse, si riconosce crescente l'influenza ellenica. Intorno a questi tempi soltanto cominciarono ad innalzarsi nella stessa Roma tempi agli dei ellenici.
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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 376 |
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