È evidente che questi nuovi ordinamenti erano una riforma sostanziale ed un vero perfezionamento romano, o per lo meno italico, dell'antica tattica della falange ellenica, e se si trova già qualche cenno del sistema delle riserve e dell'individuazione delle minori divisioni dell'esercito anche presso i più recenti strateghi greci, e particolarmente presso Senofonte, non se ne può dedurre altra conseguenza se non ch'essi pure si accorsero dei difetti dell'antico sistema; ma senza però potervi trovare rimedio.
La legione a manipoli appare compiutamente ordinata nella guerra di Pirro; ma non si saprebbe dire con precisione quando ciò sia avvenuto, in quali circostanze, se tutto ad un tratto, o a poco a poco. Il primo ordinamento tattico affatto diverso dall'antico italo-greco, al quale si trovarono di fronte i Romani, fu la falange celtica armata di brandi; non è improbabile, che colla divisione dell'esercito e colla fronte a intervalli dei manipoli si sia voluto attutire il primo e più furioso urto del nemico; ciò che infatti riuscì, e con questa supposizione si accorda il cenno, ripetuto in molte narrazioni, che il più segnalato capitano romano del tempo dei Galli, Marco Furio Camillo, sia stato il riformatore dell'arte della guerra presso i Romani.
Le successive tradizioni, che si collegano colla guerra sannitica e pirrica, non sono abbastanza degne di fede, nè se ne può tenere conto con sicurezza(55) quantunque sembri naturale che la lunga guerra sannitica, guerreggiata quasi sempre fra le montagne, debba aver contribuito a svolgere l'individualità del soldato romano; e che la lotta contro uno dei primi strateghi della scuola di Alessandro Magno abbia concorso a perfezionare il servizio tecnico dell'esercito romano.
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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 376 |
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