Pagina (293/376)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      E deve sembrarci cosa anche più mirabile che lo stesso Lazio, benchè distante dai Greci non più dell'Etruria e della Campania, benchè unito con essi in strettissime relazioni, si sia astenuto affatto del costume di ostentare ornamenti nei suoi sepolcreti. Anche in ciò si deve riconoscere l'influenza dei severi costumi romani, o almeno della rigida polizia dei Romani.
      E dalla polizia repubblicana certo dipendono, per lo meno in virtù della legge sui buoni costumi e del timore della denuncia censoria, le già accennate proibizioni contenute nella legge delle dodici tavole contro le coltri porporine ed i gioielli d'oro nei corredi funebri, e la proibizione di tutte le suppellettili d'argento ad eccezione della saliera e della patera dei sagrifizi, tra gli utensili domestici; e noi troveremo anche nell'architettura lo stesso concetto, contrario ad ogni lusso sia popolare che patrizio.
      Ma anche quando si riconosca che Roma, mercè le sue leggi e i costumi del patriziato, conservò più a lungo di Volsinio e di Capua una tale semplicità, non si potrà perciò credere che fossero di poco momento i suoi commerci e le sue industrie, sulle quali, non meno che sull'agricoltura, si fondavano in origine la prosperità di Roma, e che certo avranno sentito il vivificante influsso della nuova potenza a cui veniva assurgendo lo stato.
      10. Economia patrimoniale dei Romani. È vero che a Roma non si riuscì ad ottenere la costituzione d'una classe media, di un ceto indipendente di operai e di mercanti. Oltre lo sproporzionato concentramento delle ricchezze che non tardò molto a manifestarsi, la causa principale ne era l'economia degli schiavi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





Lazio Greci Etruria Campania Romani Roma Volsinio Capua Roma Romani Roma