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      Notizie isolate di simil genere si riportano sino ai primissimi capitoli della tavola annuaria pervenuta sino a noi, come la notizia della istituzione delle 21 tribù l'anno 259 = 495, e quella dell'abbattimento dell'antichissimo fico nel foro romano l'anno 260 = 494.
      Ma l'istituzione di una cronaca formale (liber annalis) a cura dei pontefici, e comprendente i nomi di tutti i magistrati ed i più notevoli avvenimenti anno per anno costantemente, ebbe principio solo molto più tardi. Prima dell'eclissi solare, segnato sotto la data del 5 giugno 351 = 403, con cui, secondo ogni verosimiglianza, si è voluto indicare l'eclissi effettivamente seguìto il 20 giugno 354 = 400, non si trovò registrato nessun eclissi solare che avesse riscontro con calcoli astronomici.
      Le cifre censuarie contenute negli annali cominciano a meritar fede solo col principio del quinto secolo di Roma e pare che solo dalla seconda metà del quinto secolo in poi si siano registrati regolarmente, negli annali, i fenomeni miracolosi espiati dal comune.
      Secondo ogni apparenza il nuovo ordinamento degli annali, e, ciò che certo vi si connette, la compilazione della più antica lista dei consolati per metterla d'accordo con la cronologia mercè l'inserzione riempitiva dei necessari anni intercalari, fu opera della prima metà del quinto secolo. Ma anche dopo che, per consuetudine, fu stabilito che il supremo pontefice dovesse registrare la durata della guerra, le colonie fondate, le pestilenze, la carestia, gli eclissi, i portenti, le morti dei sacerdoti e di altri uomini notevoli, le nuove deliberazioni comunali e i risultati del censo, e che a lui spettasse d'esporre queste note nel suo ufficio ad eterna memoria ed alla vista di tutti, si era ancora ben lungi da una vera storiografia.


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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





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