Quanto poco progresso, malgrado le cure che vi si spesero intorno, facessero la lingua e l'ortografia romana alla fine di quest'epoca, lo provano le iscrizioni che abbiamo della fine del quinto secolo, nelle quali domina il massimo arbitrio, particolarmente nell'indicare od omettere le lettere m, d e s in fine della parola e la lettera n in mezzo, e così nel distinguere l'o dall'u e l'e dall'i(67); è probabile che i Sabelli, rispetto alla lingua, fossero in questo tempo più avanzati, mentre gli Umbri ben poco dovevano aver risentito dalla rigeneratrice influenza ellenica.
11. Istruzione. In grazia di questo avviamento della giurisprudenza e della grammatica non può non avere preso un notevole incremento anche l'istruzione elementare, che già, a quanto pare, aveva cominciato nei tempi anteriori.
Siccome Omero era il libro greco più antico, e le dodici tavole il più antico libro romano, così essi furono nei loro paesi la base essenziale dell'insegnamento; ond'è che l'imparare a memoria il catechismo politico-giuridico formava una parte principale dell'educazione dei fanciulli romani.
Accanto ai «maestri di scrittura» (litteratores) vi erano, come è naturale, dal momento che la conoscenza della lingua greca era divenuta un bisogno per ogni uomo di stato e per ogni commerciante, anche maestri di lingua greca (grammatici)(68), in parte pedagoghi schiavi, in parte maestri privati, i quali insegnavano a leggere e parlare la lingua greca nella propria abitazione o si recavano in quella dello scolaro.
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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 376 |
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Sabelli Umbri Omero
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