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      È tanto poco conforme alla verità, che la nobiltà ripugnasse ad accordare l'eguaglianza cittadina per non turbare le coscienze timorate, che essa anzi non rifuggì dallo scandalo di ammettere persino i neo-cittadini alle pubbliche cerimonie per poter ricusare l'assoluta uguaglianza ai cittadini di Roma.
      (9) La povertà dei consolari di questi tempi, tanto vantata nelle raccolte d'aneddoti delle età recenti, il più delle volte si risolve in una difettosa interpretazione dei fatti antichi e nella ignoranza sia dell'antica parsimonia, che assai bene si congiunge colla ricchezza, sia del vecchio e lodevolissimo costume di celebrare con sottoscrizioni e collette d'un soldo i funerali degli uomini benemeriti; ciò che è tutt'altra cosa che una sepoltura per carità. Anche l'inconsulta interpretazione de' soprannomi, che riempie di tante frivolezze la storia romana, ebbe la sua buona parte nell'esagerare questi particolari (Serranus).
      (10) Coloro che vorranno esaminare i registri consolari prima e dopo l'anno 412 = 432 non dubiteranno dell'esistenza della legge sulla rielezione al consolato, poichè per quanto sia cosa ordinaria prima del detto anno di vedere ricoperta quella carica dallo stesso individuo, particolarmente dopo tre o quattr'anni, altrettanto più frequenti sono nel progresso di tempo gl'intervalli di dieci anni e più. Vi sono però molte eccezioni, principalmente correndo i difficili anni di guerra dal 434 al 443 = 320-311. Si osservava per contro con maggior rigore la legge sull'incompatibilità del cumulo di impieghi.


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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





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