(49) E non solo in ogni comunità latina; poichè la censura e il cosiddetto periodo quinquennale si riscontrano indubbiamente anche presso le comunità, la cui costituzione non risponde al tipo latino.
(50) Questi antichissimi confini sono verosimilmente indicati dai due piccoli luoghi ad fines, posti l'uno a settentrione d'Arezzo, sulla via di Firenze, l'altro sulla costa non lungi da Livorno. Il ruscello e la valle di Vada, alquanto più verso mezzodì, si chiamano ancora adesso fiume della Fine, valle della Fine (TARGIONI-TOZZETTI, Viaggi, 4, 430).
(51) Senza dubbio ciò non si riscontra nell'uso della lingua propriamente ufficiale. La più compiuta designazione degli Italici si trova nella legge agraria del 643 lin. 21: (ceivis) Romanus sociumve nominisve Latini, quibus ex formula togatorum (milites in terra Italiae imperare solent); come pure vi si trova distinto lin. 29 dal Latinus il peregrinus. Nella deliberazione poi del senato sui baccanali del 568 = 186 è detto: ne quis ceivis Romanus neve nominis Latini neve socium quisquam. Ma nell'uso consueto di queste tre citazioni troviamo molto spesso omessa la seconda o la terza, e ricordati presso i Romani ora solo gli uomini Latini nominis, ora soli i socii (WEISSENBORN a LIV., 22, 50, 6), senza che la frase abbia perciò una diversa significazione. La designazione homines nominis Latini ac socii Italici (SALLUST., Iug., 40), per quanto sia in se stessa esatta, non si riscontra nell'uso della lingua legale, che conosce bensì un'Italia, ma non degli italici.
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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 376 |
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