) accanto a aedilis, cepit, quei, hic. Il rotacismo è già compiutamente introdotto; si trova duonoro (= a bonorum), ploirume, non come nella canzone dei Salii foedesum, plusima. Le nostre reliquie epigrafiche non risalgono in generale oltre il rotacismo: del più antico s non si trovano che poche traccie, come si rinvennero recentemente honos, labos accanto a honor e labor, ed i simili pronomi femminili Maio (= a maios, maior) e Mino scoperti recentemente in Preneste sopra lapidi sepolcrali.
(68) Litterator e grammaticus equivalevano all'incirca come presso di noi a maestro di scuola e professore; l'ultima denominazione spetta secondo l'uso più antico della lingua solo al maestro della lingua greca e non a colui che insegna la lingua patria. Litteratus è più recente e designa l'uomo colto e non il maestro di scuola.
(69) Una prova ne abbiamo in PLAUTO (Bacch. 431), dove parla della antica buona educazione infantile romana:
...... quando a casa ritornavi,
In farsetto ti sedevi sullo sgabello in faccia al maestro;
E se leggendo il libro sbagliavi una sillaba,
Egli ti coloriva la gobba come un bavagliolo da bimbo.
(70) [I recenti scavi dimostrano il contrario per quanto riguarda la meccanica].
(71) La forma circolare del tempio non può certo credersi, come piacque ad alcuno, copia della più antica casa d'abitazione, che generalmente era di forma quadrata. La teologia romana, che venne poi formandosi, pretese trovare una connessione tra questa forma circolare e l'idea del mondo terraqueo o dell'universo che sfericamente circonda il sole posto nel centro (FEST., v. rutundum, p. 282; PLUTARCO, num.
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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 376 |
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Salii Maio Mino Preneste Litterator Bacch
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