E non solo l'ammontare delle rendite è ciò che prova l'eccellenza dell'amministrazione finanziaria cartaginese.
Soltanto in Cartagine, fra tutti gli stati dell'antichità, troviamo quei principii di economia pubblica, che fanno il vanto di età posteriori e più mature nelle arti della civiltà; vi si fa menzione di prestiti dello stato fatti all'estero, e d'un sistema monetario, il quale, oltre alle monete d'oro e d'argento, che si usavano principalmente nei traffici della Sicilia, ammetteva una valuta convenzionale di nessun valore in quanto alla materia, e affatto ignota agli antichi.
Insomma, se lo stato non dovesse esser altro che una speculazione, nessuno avrebbe assolto il suo compito più splendidamente di Cartagine.
9. Parallelo tra Cartagine e Roma. Confrontiamo ora le forze di Cartagine con quelle di Roma. Entrambe erano città agricole e mercantili ad un tempo, ma mercantili prima di tutto. In entrambe, le arti e le scienze avevano una posizione subordinata e affatto pratica, ma si deve riconoscere che Cartagine, sotto questo aspetto, aveva fatto maggiori progressi di Roma.
In Cartagine l'economia del danaro prevaleva sull'economia del suolo, e in Roma avveniva l'opposto, e mentre gli agricoltori cartaginesi erano, nel tempo stesso, possidenti di latifondi e di schiavi, nella Roma di que' tempi la maggior parte de' cittadini lavorava con le proprie mani i suoi campi. La moltitudine era in Roma possidente e però conservatrice, in Cartagine era nullatenente e però accessibile all'oro dei ricchi come alle tentazioni dei democratici riformatori.
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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 371 |
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