Pagina (75/371)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ma egli aveva anche la coscienza di sè e conosceva gli uomini. Non poteva porsi in dubbio l'indifferenza dei soldati di ventura di Cartagine; ma il buon capitano, dove manca l'amor di patria, sa ispirare alla sua gente l'affetto per la propria persona, e così fece il giovane generale.
      Dopo avere, con sortite alla spicciolata sotto le mura di Trapani e di Lilibeo, abituati i suoi a guardar in faccia i legionari, piantò il campo sul monte Erkte (monte Pellegrino, presso Palermo), che, simile ad una fortezza, dominava il circostante paese, lasciando che i mercenari, che seguivano le sue bandiere, venissero a stabilirvisi insieme colle mogli e coi figli, e che compissero scorrerie nel paese mentre le navi fenicie taglieggiavano sino a Cuma le città italiche rivierasche.
      A questo modo egli manteneva l'abbondanza nel suo campo senza chiedere un soldo ai Cartaginesi, e, conservando per mare le comunicazioni con Trapani, minacciava di riprendere, alla prima occasione, l'importante città di Palermo.
      I Romani non solo non riuscirono a scacciarlo da quella sua rocca, ma dopo che la lotta ebbe durato per qualche tempo intorno al monte Pellegrino, Amilcare si fece un altro nido sul monte Erice. Questo monte, che a metà dell'erta portava la città d'Erice, e sulla cima il tempio di Afrodite, era stato fino allora in possesso dei Romani, e di là essi molestavano Trapani.
      Amilcare espugnò la città e assediò il tempio, mentre i Romani, alla lor volta, dalla pianura, assediarono Amilcare sul monte.
      I disertori celti dell'esercito cartaginese - una masnada di predoni che i Romani mandarono a quel posto pericolosissimo del tempio, e che durante l'assedio lo saccheggiarono e commisero ogni sorta di laidezze - difesero la vetta d'Erice con coraggio di disperati; ma nemmeno Amilcare abbandonò la città e seppe da quel posto mantenere sempre le comunicazioni per mare colla flotta e col presidio di Trapani.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 371

   





Cartagine Trapani Lilibeo Erkte Pellegrino Palermo Cuma Cartaginesi Trapani Palermo Romani Pellegrino Amilcare Erice Erice Afrodite Romani Trapani Romani Amilcare Romani Erice Amilcare Trapani