In virtù delle lunghe guerre, il soldato trovava nel campo quasi una seconda patria; l'attaccamento alla bandiera e l'affetto entusiastico per i suoi grandi capitani stimolavano il suo patriottismo, e le continue lotte coi valorosi Iberi e Celti creavano accanto all'eccellente cavalleria numidica una buona fanteria.
Cartagine lasciava fare ai Barca. Siccome non solo non le si domandava denaro, ma anzi ne riceveva, e siccome il suo commercio trovava in Spagna quanto aveva perduto in Sicilia e in Sardegna, la guerra spagnuola e l'esercito di Spagna, colle splendide sue vittorie e cogli importanti suoi successi, divennero ben presto così popolari, che in occasione di qualche crisi, come per esempio dopo la morte di Amilcare, si potè ottenere l'invio di truppe africane nell'Iberia. Il partito del governo, volere o no, era costretto al silenzio, o doveva accontentarsi di insolentire, nel suoi circoli e cogli amici che aveva in Roma, contro gli ufficiali democratici e la plebe.
5. Il governo romano e i Barca. Anche a Roma non fu presa alcuna misura per dare energicamente una diversa direzione agli affari di Spagna. La prima e più attendibile ragione dell'indifferenza dei Romani fu indubbiamente la loro ignoranza delle condizioni della lontana penisola, e questa fu anche la causa principale che decise Amilcare a scegliere la Spagna e non l'Africa per compiere i suoi progetti. È impossibile che gli schiarimenti, con i quali i comandanti cartaginesi prevennero i commissari romani spediti in Spagna per raccogliere sul luogo precise notizie, e le assicurazioni, che quanto avveniva non aveva altro fine che quello di pagare prontamente le contribuzioni di guerra dovute ai Romani, potessero trovar fede nel senato.
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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 371 |
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