Eccetto la via del litorale, che Annibale non volle prendere non già perchè i Romani gliela sbarravano, ma perchè lo avrebbe sviato dal suo scopo, due soli erano i valichi conosciuti, che negli antichi tempi(22) conducevano dalla Gallia in Italia attraverso le Alpi; quello per le Alpi Cozie (Monginevro) che metteva nel paese dei Taurini (per Susa o Fenestrelle a Torino), e quello attraverso le Alpi Graie (Piccolo San Bernardo) che conduceva nel paese dei Salassi (ad Aosta ed Ivrea).
La prima delle due vie è la più corta; senonchè dal punto dove abbandona la valle del Rodano passa per le valli impraticabili e sterili della Drac, della Romanche e della Durance superiore, paese montuoso e povero, per attraversare il quale occorrevano sette od otto giorni di marcia alpestre; soltanto Pompeo, poi, vi fece costruire una via militare per stabilire una comunicazione più pronta tra la provincia gallica al di là dei monti.
La via attraverso il piccolo San Bernardo è alquanto più lunga, ma superata la prima barriera delle Alpi, che circoscrive ad oriente la valle del Rodano, essa percorre la valle dell'Isère superiore, che si estende da Grenoble per Chambery sino ai piedi del piccolo San Bernardo, cioè alla catena superiore delle Alpi, che è fra tutte quelle vallate la più vasta, la più fertile e la più popolata.
Il valico del Piccolo San Bernardo è inoltre, fra tutti quelli che la natura pose fra le Alpi, se non il più basso certamente il più comodo; benchè non vi sia stata costruita una strada artificiale, vi passò, ciò non pertanto, nel 1815, un corpo d'armata austriaco con artiglieria.
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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 371 |
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