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      A mezzogiorno non solo la Grecia in generale dipendeva dalla Macedonia, ma in gran parte tutti i paesi, come la Tessalia in tutta la sua estensione dal monte Olimpo al fiume Sperchio ed alla penisola di Magnesia, la grande ed importante isola di Eubea, e similmente la Locride, la Doride e la Focide, finalmente parecchie piazze isolate nell'Attica e nel Peloponneso, come sarebbero il promontorio di Sunio, Corinto, Orcomeno. Erea ed il territorio trifilico erano soggetti alla Macedonia e ricevevano presidii particolarmente le tre importanti fortezze di Demetria nella penisola di Magnesia, di Colchide nell'isola Eubea e di Corinto, chiamate «le tre catene degli Elleni».
      La forza dello stato però risiedeva nella madre patria, la Macedonia.
      La popolazione di questo vasto territorio veramente era molto scarsa; giacchè facendo tutti i possibili sforzi, la Macedonia era appena in grado di chiamare sotto le armi quanti uomini contava uno dei soliti eserciti consolari di due legioni, ed è evidente che il paese, sotto questo rapporto, risentiva ancora delle gravissime perdite sofferte durante le guerre d'Alessandro e l'invasione dei Galli.
      Mentre però nella Grecia propriamente detta l'energia morale e politica della nazione era venuta meno, ed i migliori uomini consumavano il loro tempo tra i bicchieri, nella scherma, o sfogliando libri, giacchè sembrava che per la nazione tutto fosse finito e che la vita non fosse ormai più degna d'esser vissuta; mentre i Greci in oriente ed in Alessandria potevano spargere semi fecondi fra la folta popolazione indigena e diffondervi la loro favella e la loro loquela, la loro scienza e la loro pseudo-scienza, il loro numero era appena sufficiente per somministrare alla nazione gli ufficiali, gli uomini di stato e i maestri di scuola, e troppo scarso per formare un ceto medio veramente greco anche nelle sole città, esisteva per contro nella Grecia settentrionale ancora una buona parte dell'antico energico sentimento nazionale, dal quale erano sorti i vincitori di Maratona.


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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 371

   





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