Se il regno d'Alessandro fosse rimasto in vita, la scienza e l'arte greca avrebbero trovato uno stato degno e capace di comprenderle. Ora che la nazione era caduta in rovina imperava in mezzo ad essa il dotto cosmopolitismo e Alessandria divenne in breve la sua calamita, come il luogo ove trovavansi mezzi scientifici e collezioni inesauribili, dove i re scrivevano tragedie ed i ministri le commentavano, dove abbondavano le pensioni e le accademie.
I rapporti delle tre grandi potenze fra di loro risultano da quanto si è detto. La potenza marittima, che dominava i litorali e monopolizzava il mare, dopo ottenuto il primo grande successo, cioè la separazione politica del continente europeo dall'asiatico, doveva proseguire la sua opera, ch'era l'indebolimento dei due grandi stati continentali e quindi la protezione di tutti gli stati minori, mentre la Macedonia e la Siria, sebbene anch'esse rivali tra loro, ravvisavano prima d'ogni altra cosa nell'Egitto il loro comune nemico, di fronte al quale esse stavano o per lo meno avrebbero dovuto stare unite.
4. Regni nell'Asia minore. Fra gli stati di second'ordine la serie di piccoli stati - che dall'estremità meridionale del Mar Caspio fino all'Ellesponto abbracciava tutta la parte settentrionale dell'Asia minore: Atropatene (oggi Azerbagian a sud-ovest del Mar Caspio) con accanto l'Armenia, la Cappadocia nell'interno dell'Asia minore, il Ponto nella costa sud-est, la Bitinia in quella sud, ovest del Mar Nero - presentava nelle relazioni dell'oriente coll'occidente un'importanza soltanto indiretta.
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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 371 |
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