6. La Grecia. Nella Grecia europea, oltre i possedimenti romani sulla costa orientale, nei più ragguardevoli dei quali e particolarmente in Corcira pare che abbiano risieduto magistrati romani, ed i territori strettamente macedoni, erano più o meno in grado di seguire una propria politica gli Epiroti, gli Acarnani e gli Etoli al settentrione, i Beoti e gli Ateniesi nel centro, e gli Achei, i Lacedemoni, i Messeni e gli Elei nel Peloponneso.
Fra questi le repubbliche degli Epiroti, degli Acarnani e dei Beoti si trovavano in diversi modi strettamente unite colla Macedonia, e più particolarmente gli Acarnani, perchè essi, soltanto colla protezione dei Macedoni potevano sottrarsi all'oppressione ond'erano minacciati dagli Etoli; ma nessuna di queste repubbliche era importante.
Le condizioni interne erano assai differenti: quali esse fossero lo si può in parte giudicare dal fatto che presso i Beoti - ove a dir vero le cose andavano alla peggio - era diventata consuetudine che ogni patrimonio senza eredi in linea retta spettasse alle società dei banchetti(37), e l'altro, che per molte decine d'anni la prima condizione per l'elezione a pubblici impieghi fu quella che i candidati si obbligassero a non concedere a nessun creditore, specialmente se forestiero, di chiamare in giudizio un debitore.
Gli Ateniesi solevano essere difesi da Alessandria contro la Macedonia ed erano in istretta lega cogli Etoli; ma essi pure erano affatto impotenti, e soltanto l'aureola dell'arte e della poesia attica distingueva ancora questi figli indegni d'uno splendido passato da una moltitudine di piccole città dello stesso genere.
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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 371 |
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