(21) Il maggior generale York, comandante un corpo d'armata prussiano ausiliario di Napoleone sotto il comando del maresciallo Macdonald, concluse col generale russo Diebitsch già il 30 dicembre 1812 una convenzione, in forza della quale le sue truppe si astennero da ulteriori combattimenti, e sebbene il re di Prussia disapprovasse o biasimasse pubblicamente il fatto, la sua andata da Berlino a Breslavia, ove era più vicino ai Russi, era un indizio di ciò che doveva succedere (V. GIORGIO WEBER, Storia universale, v. II, p. 247).
(22) La strada che attraversa il Moncenisio divenne strada militare solo nel medio evo. Non è qui il caso di parlare dei passi più orientali, come ad esempio di quello che attraversa le Alpi Pennine o Gran San Bernardo, che d'altronde fu ridotto a strada militare soltanto ai tempi di Cesare e d'Augusto.
(23) Le tanto dibattute questioni topografiche, che si riferiscono a questa famosa spedizione, possono considerarsi come decise ed essenzialmente sciolte dalle esemplari ricerche dei signori Wickham e Cramer. Sulle questioni cronologiche, le quali offrono esse pure delle difficoltà, aggiungeremo qui eccezionalmente alcune osservazioni. Arrivato Annibale sul culmine del San Bernardo «le vette cominciavano già a coprirsi di folta neve» (POL., 3, 54), sulla via v'era della neve (POL. 3, 55) ma forse per la massima parte non caduta di fresco, ma per le cadute valanghe. Sul San Bernardo l'inverno comincia verso il giorno di San Michele, la prima nevicata avviene in settembre; quando, alla fine d'agosto, i due inglesi suddetti valicarono il monte, trovarono poche tracce di neve sulla strada, mentre le falde del monte sui fianchi di essa ne erano coperti.
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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 371 |
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