Parecchie città dell'ansa greco-asiatica ebbero inoltre ingrandimenti territoriali ed altri vantaggi. Meglio di tutte fu, naturalmente, trattata Rodi, che ebbe la Licia, eccettuata Telmesso, e la maggior parte della Caria a sud del Meandro; Antioco garantì inoltre ai Rodioti le proprietà ed i privilegi che essi avevano nel suo regno, e l'esenzione doganale di cui avevano goduto fino allora.
Tutto il resto del bottino, e quindi la massima parte, toccò agli Attalidi, la cui antica fede verso Roma e le calamità sofferte da Eumene durante questa guerra, non meno che il suo merito personale per la riuscita della battaglia decisiva, furono dalla repubblica romana ricompensati come giammai un re ha ricompensato i suoi alleati.
Eumene ebbe in Europa il Chersoneso con Lisimachia; in Asia, oltre la Misia che già possedeva, la Frigia sull'Ellesponto, la Lidia con Efeso e Sardi, il distretto settentrionale della Caria sino al Meandro con Tralle e Magnesia, la Magna Frigia e la Licaonia con un pezzo della Cilicia, la provincia di Milye tra la Frigia e la Licia e, come porto sul mare meridionale, Telmesso nella Licia.
Relativamente alla Pamfilia sorse poi contestazione tra Eumene ed Antioco, se fosse posta di qua o di là del Tauro, e se quindi dovesse appartenere all'uno o all'altro. Eumene ebbe inoltre il protettorato ed il diritto di tributo delle città greche che non ottennero l'assoluta libertà, ma anche per esse fu convenuto che avrebbero conservato i loro privilegi e che il tributo non sarebbe stato aumentato.
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Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 343 |
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