Licisco aveva quindi trovato conveniente far provvisoriamente pugnalare nella dieta 500 tra i più ragguardevoli personaggi del partito patriottico dell'Etolia; la commissione romana, che aveva bisogno di quell'uomo, lo lasciò fare, e solo biasimò che questa giustizia ellenica fosse stata eseguita da soldati romani. E si può ritenere che la commissione adottasse questo sistema della deportazione in Italia appunto per evitare simili obbrobri.
Non trovandosi nella Grecia propriamente detta una potenza che avesse l'importanza di quelle di Rodi e di Pergamo, i Romani non avevano bisogno di umiliare nessuna delle potenze esistenti, e quindi ciò che facevano, lo facevano soltanto per esercitare, ben inteso in senso romano, la giustizia, e allo scopo di prevenire più scandalose e aperte manifestazioni di civili discordie.
16. Il protettorato romano. Tutti gli stati ellenici erano quindi sottomessi al protettorato romano, e l'intero regno di Alessandro il grande era caduto in potere della repubblica romana, divenuta come l'erede dei suoi eredi.
Da tutte le parti affluivano a Roma re ed ambasciatori per porgere alla repubblica le loro congratulazioni, e in questa circostanza si dimostrò ancora una volta che le adulazioni non sono mai così umilianti come quando i re fanno anticamera.
Massinissa, che solo per assoluto divieto si era astenuto di recarvisi in persona, ordinò a suo figlio di dichiarare ch'egli si considerava come semplice usufruttuario, essendo i Romani i veri padroni del suo regno, e che egli si sarebbe sempre accontentato di quello ch'essi gli avrebbero lasciato.
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Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 343 |
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