Non pochi tentativi furono fatti, come era ben naturale, in questo senso.
L'opposizione si appoggiava sull'assemblea popolare come la nobiltà sul senato. Per comprendere questa opposizione è, prima di tutto, necessario descrivere lo spirito della cittadinanza romana di questo tempo e conoscere la sua posizione nella repubblica.
16. Spirito della cittadinanza romana. Tutto quel che si può pretendere da un'assemblea di cittadini come quella romana, che non era già la forza motrice, ma il vero fondamento dell'edificio: un penetrante colpo d'occhio pel bene comune, una saggia deferenza pel vero reggitore, un maschio coraggio nella buona e nell'avversa fortuna, e soprattutto l'abnegazione dell'individuo pel bene universale, il sacrificio del benessere presente per la felicità avvenire - tutte queste virtù furono da essa messe in pratica in un grado così eminente, che, se si volga lo sguardo all'insieme, ogni accusa si muta in riverente ammirazione.
E in questo tempo prevalevano ancora nel suo seno pienamente il buon senso e l'assennatezza.
Tutta la condotta della borghesia verso il governo, non meno che verso l'opposizione, prova luminosamente, che quello stesso patriottismo, dinanzi al quale aveva dovuto cedere persino il genio d'Annibale, dominava anche nei comizi romani.
È vero che la borghesia commise degli errori; ma non fu per malignità plebea, ma per limitata visione dei borghesi e dei contadini.
Il meccanismo di cui la borghesia si serviva per prendere parte all'andamento dei pubblici affari, si rivelava sempre più disadatto, e le circostanze in cui la borghesia si trovava per la propria prodezza, erano molto superiori alla sue forze.
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Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 343 |
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Annibale
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