Una conseguenza pił importante di questa infatuazione della nazione dominante verso l'ellenismo si nota nel fatto che la latinizzazione andņ sempre pił dilatandosi in Italia, eccettuato lą dove s'incontra coll'elemento ellenico.
Le cittą greche d'Italia, che non furono distrutte nelle guerre, si conservarono greche.
Pare che l'Apulia, di cui i Romani, certo, si davano poco pensiero, sia stata appunto allora interamente invasa dall'elemento greco, e che la civilizzazione locale si sia messa al livello della declinante civilizzazione ellenica.
La tradizione non ne parla, ma le molte monete delle cittą, tutte con iscrizioni greche, e la fabbricazione di vasi colorati di terra cotta di stile greco, che si esercitava solo in quella parte d'Italia con maggiore ostentazione e magnificenza che buon gusto, ci mostrano che l'Apulia aveva accettato pienamente i costumi e l'arte dei Greci.
Ma il vero arringo dell'ellenismo e dei suoi antagonisti nazionali era, nel presente periodo, il campo della fede, dei costumi, dell'arte e della letteratura; e non dobbiamo omettere il tentativo di dare una spiegazione a questa grande guerra di principī, per quanto sia difficile presentarne uno specchio sommario, vista la miriade di forme e d'aspetti ch'essa assume.
5. Religione nazionale e incredulitą. Come l'antica e schietta fede fosse in questo campo ancora viva negli Italici, lo provano chiaramente l'ammirazione e lo stupore che questo problema della fede italica destava tra i contemporanei greci. In occasione del conflitto con gli Etoli fu detto dal supremo duce dei Romani che durante la battaglia egli non aveva fatto altro che pregare e fare sacrifici come un sacerdote.
| |
Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 343 |
|
|
Italia Italia Apulia Romani Italia Apulia Greci Religione Italici Etoli Romani
|